Niente soldi per i camalli, è polemica sul Milleproroghe

Contrariamente alle attese, il decreto Milleproroghe approvato a fine anno dal governo non contiene il sostegno economico alle imprese e alle compagnie portuali (come quella di Savona o quella di Genova con i suoi 1.100 lavoratori) negli scali nazionali.La misura era stata annunciata dal viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, e doveva essere in sostanza un prolungamento della possibilità, nata a seguito del calo dei traffici causato dal Covid, di erogare fondi delle Autorità di sistema portuale per un certo importo a compagnie e imprese.Sarebbe cambiata la causale, che sarebbe diventata il riflesso negativo sui trasporti marittimi prodotto dai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Difficile però, secondo fonti politiche, pensare che su un tema su cui Rixi si è così speso, e per importi piuttosto bassi (si parla di tre milioni di euro) il risultato sia un buco nell’acqua.C’è sempre la possibilità di un emendamento in sede di conversione del decreto, ma intanto l’opposizione coglie l’inciampo: "Dopo tante promesse del ministero e di Rixi in particolare, il finanziamento non c’è - dice Valentina Ghio, vicecapogruppo del Pd alla Camera -. Il dl Milleproroghe è entrato con l’ex articolo 199 e ne è uscito senza, nonostante in ogni occasione utile, dal decreto Anticipi alla Manovra, il Partito democratico abbia presentato emendamenti a sostegno della proroga a questi fondi. Li ripresenteremo al Milleproroghe, sapendo però che, se il governo Meloni metterà la fiducia anche su questo provvedimento, gli emendamenti avranno poca speranza di approvazione”.“Il viceministro aveva assicurato che in Consiglio dei ministri sarebbe stata discussa e approvata la proroga degli aiuti alle compagnie portuali. Ma nel decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale non c'è traccia della proroga di questi sostegni - rincarano la dose il segretario del Partito democratico in Liguria, Davide Natale, e il responsabile per l'Economia e l'industria del Pd ligure Matteo Bianchi -. Ciò vuol dire che o Rixi ha preso in giro i lavoratori portuali dando per approvata una proroga che sapeva non esserci, oppure nel governo il viceministro Rixi non ha alcun peso, non riesce a incidere sui testi e per di più il suo ministro Salvini e la presidente Meloni non lo aggiornano su quanto è stato effettivamente approvato e cosa no. Lega e Fratelli d’Italia la smettano di prendere in giro i lavoratori delle compagnie portuali e approvino gli emendamenti del Partito democratico per la proroga degli aiuti”.