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mercoledì 9 ottobre 2024

Milano, archiviato il caso Beppe Grillo e Vincenzo Onorato: non ci fu traffico di influenze illecite

 

L’inchiesta della Procura di Milano finisce con un nulla di fatto. È stata archiviata a Milano l’indagine in cui Beppe Grillo e Vincenzo Onorato, patron del gruppo Moby, erano accusati di traffico di influenze illeciteA chiedere l’archiviazione era stata la stessa Procura che inizialmente aveva ipotizzato una presunta “mediazione illecita” da parte del fondatore del Movimento 5 stelle: in cambio di contratti, tra il 2018 e il 2019, per fare pubblicità a Moby sul suo blog, il comico – stando a quanto era stato ricostruito nelle indagini – avrebbe inoltrato a parlamentari del M5s le richieste di aiuto avanzate dall’armatore, suo amico di lunga data, quando la sua compagnia era in crisi finanziaria. Ora il gip ha accolto la richiesta e le accuse sono cadute.

Il rapporto tra Beppe Grillo e il patron di Moby non ha rilevanza penale. Così si leggeva nella richiesta di archiviazione della Procura di Milano. Seppur, secondo i pm, l’intervento di Grillo sui ministri di allora, tra il 2018 e il 2019, Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e Stefano Patuanelli, per far pervenire le richieste dell’armatore fu “perentorio” e a quelle furono date risposta “con sollecitudine”, ma non si è configurato il traffico di influenze illecite, perché non c’è stato un conseguente abuso d’ufficio da parte dei ministri.

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Milano, archiviato il caso Beppe Grillo e Vincenzo Onorato: non ci fu traffico di influenze illecite

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