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giovedì 23 febbraio 2023

Grimaldi respinge la minaccia di richiesta di danni di Moby-CIN definendola «l'ennesima stravaganza»

 Il gruppo armatoriale partenopeo ha respinto, qualificandola «un'ennesima stravaganza», la minaccia di richiesta di danni per 480 milioni di euro rivolta nei giorni scorsi all'azienda napoletana dalla Moby - Compagnia Italiana di Navigazione . «È sconcertante - è la replica del gruppo Grimaldi - che degli armatori che si ostinano ancora a non pagare allo Stato italiano buona parte del prezzo per l'acquisto della Tirrenia e i cui avvocati hanno pretestuosamente rallentato per anni l'iter giudiziale nella suddetta controversia con noi, continuino a usare metodi minacciosi nei confronti di un creditore», «creditore - ha specificato l'azienda - il quale diligentemente cerca di recuperare parte dei propri crediti e tutelare gli interessi dei propri azionisti». Per Grimaldi, «pare evidente che la strategia dei vertici di Moby e Cin sia quella di sottrarre asset attraverso la creazione di nuove società, a danno dei vari creditori, tra cui anche noi». «Si renderebbe così impossibile - ha evidenziato il gruppo - il risarcimento nei nostri confronti, non solo per danni subiti dalle proprie navi durante il noleggio a Moby-Cin, ma soprattutto per quelli provocati a seguito dell'accertata concorrenza sleale e dell'abuso di posizione dominante che hanno contraddistinto l'operato di Moby-Cin sui traffici da e per la Sardegna. È paradossale che l'accertato colpevole dei delitti di concorrenza sleale ed abuso di posizione dominante, minacci ed accusi la vittima dello stesso reato per il quale è stato condannato dalla giustizia italiana».

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