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mercoledì 11 ottobre 2023

L’autotrasporto siciliano nuovamente pronto a bloccare i porti di Catania, Palermo e Messina

 



Scatteranno a fine mese e nei porti di Catania, Palermo e Messina cinque giorni di fermo (dal 25 al 29 ottobre 2023) proclamati dal Trasporto Siciliano, un neonato comitato con l’adesione di Aitras (associazione guidata da Salvatore Bella aderente a Fai Conftrasporto). Secondo la nota diffusa da quest’ultima, il comitato “vede coinvolte la maggiori imprese di autotrasporto siciliane che nel 2022 hanno utilizzato il trasporto combinato strada-mare incentivati dalla Legge di Bilancio 2021 n. 178 del 30.12.2020, art.1 comma 672 (euro 19,5 milioni) e dal Decreto Legge n. 21 del 21.03.2022, art. 13, comma 1 (euro 19,5 milioni), convertito con la Legge n. 51 del 20.05.2022 a cui però il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Economia e delle Finanze non hanno fatto seguire il decreto interministeriale di attuazione”. È infatti la mancata attuazione del Marebonus il primo punto delle rivendicazioni di Trasporto Siciliano, cui aderiscono, secondo l’elenco fornito da Bella che riproduciamo di seguito, i maggiori nomi dell’intermodalità gomma-mare siciliana. Oltre che della “mancata emanazione del decreto attuativo relativo al Merebonus 2022”, durante la prima riunione del comitato si è discusso “dell’imminente aumento delle tariffe di traghettamento dovuti al sistema Ets (Emission Trading System – sistema atto a ridurre le emissioni di CO2); del ritardo nell’erogazione dei contributi per gli Investimenti; del ritardo nel riconoscimento del credito d’imposta sul consumo di Lng; del continuo aumento del costo del gasolio”. E, soprattutto, come detto “i soci hanno deliberato di proclamare il fermo dei servizi di trasporto per 5 giorni dal 25.10.2023 al 29.10.2023 con manifestazioni nei principali porti siciliani”.

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