Il porto di Trieste è diventato il principale hub nazionale per l’invio di aiuti umanitari alle aree colpite dal terremoto in Turchia sfruttando le opportunità offerta dai collegamenti marittimi già in essere con il porto giuliano che è collegato con Mersin da una storica autostrada del mare. Quindici sono i collegamenti settimanali ro-ro che interessano anche i porti di Pendik e Cesme.Sono iniziati già la scorsa settimana gli incontri guidati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per coordinare il flusso di merci che saranno raccolte e smistate in Friuli Venezia Giulia. L’intera comunità portuale si è attivata per dare un contributo a far fronte alla tragedia causata dal terremoto.Il terminal Piattaforma logistica di Trieste sarà il punto di raccolta per semirimorchi e container che partiranno – almeno 3 volte a settimana – verso il porto di Mersin. Alla banchina gestita da Hhla Plt Italy, che sta supportando gli armatori Ulusoy Sealines e Dfds nel corridoio umanitario, è approdata la nave Dardanelles Seaways che ha segnalato la disponibilità al trasporto di 20 casette abitative di emergenza e altri beni. Si tratta della prima di altre unità che navigheranno verso la Turchia trasportando beni di emergenza. Su ogni nave, tre volte la settimana, saranno riservate 20 unità di carico per la Protezione Civile.Alcune navi di Dfds nei giorni scorsi sono già partite con aiuti provenienti da Germania e Austria, mercati per i quali il porto di Trieste rappresenta un riferimento nei traffici intra-Med.Grazie al coordinamento da parte dell’Autorità di Sistema Portuale e della Protezione Civile FVG , è stata attivata la funzione di hub per gli aiuti dello scalo giuliano, riunendo l’apporto dei diversi soggetti interessati. Su tutti quello del Consolato generale con Enrico Samer, il cui gruppo rappresenta un riferimento storico lungo le rotte di collegamento con la Turchia.Una nota della port authority spiega che, proprio grazie all’attività del Consolato in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, l’imbarco degli aiuti umanitari sta seguendo una procedura particolarmente snella. Al porto di Trieste e presso la sede di Palmanova della Protezione Civile FVG, si stanno raccogliendo gli aiuti provenienti da tutta Italia.I trasporti sono garantiti da Autamarocchi che sta mettendo a disposizione i propri mezzi per trasferire i generi di primo soccorso da Palmanova al porto di Trieste e, una volta in Turchia, dal porto di Mersin alle piattaforme logistiche di destinazione.
Lettori fissi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
I camalli minacciano il blocco delle merci d’Israele
Il giorno dopo la partenza delle prime imbarcazioni della Global Samud Flotilla cariche di aiuti umanitari per Gaza (ma quelle salpate da ...
-
Miami – «Stiamo costruendo le navi per essere presenti in Asia, in Europa e in Nord Europa. Siamo già presenti in Sud America, vogliamo...
-
Come già avvenuto nell’ultimo anno e mezzo, le navi ro-pax Forza e Tenacia di Grimaldi Holding da febbraio continueranno a navigare per Gr...
-
Milano, archiviato il caso Beppe Grillo e Vincenzo Onorato: non ci fu traffico di influenze illeciteL’inchiesta della Procura di Milano finisce con un nulla di fatto. È stata archiviata a Milano l’ indagine in cui Beppe Grillo e V...
Nessun commento:
Posta un commento