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giovedì 3 febbraio 2022

“L’Italia ha i porti più inquinanti d’Europa” secondo Transport&Environment

 Ora che la palla del Fit for 55, il pacchetto-climatico della Commissione Europea, è in procinto di passare a Parlamento Europeo e Consiglio dell’Ue, le pressioni delle varie lobby si fanno più stringenti, come evidenzia, per restare all’ambito marittimo-portuale, la nota appena diffusa da Assarmatori.Di segno opposto a quelle dell’associazione armatoriale italiana sono ad esempio le conclusioni dello studio sull’inquinamento dei porti e della catena logistica marittima diffusi oggi dall’associazione non governativa Transport&Environment (“Eu Ports’ Climate Performance – An analysis of maritime supply chain and at berth emissions”). I numeri, frutto di una metodologia che incrocia i dati relativi alle emissioni di CO2 delle navi che hanno scalato in Europa nel 2019 (forniti dal database Ue Monitoring, Reporting and Verification) con quelli relativi al quantitativo di merci e passeggeri movimentati nei singoli porti (forniti da Eurostat), appaiono particolarmente negativi per l’Italia.Il nostro paese, infatti, è quello in cui le emissioni portuali complessive sono più alte, sebbene non sia certo il primo per merci e passeggeri movimentati e annoveri solo un porto nella top ten dei peggiori, Genova, al decimo posto (nonostante nel capoluogo ligure da alcuni anni sia stato introdotto un accordo volontario ribattezzato Genoa Blue Agreement voluto dalla locale Capitaneria di Porto, che ‘impone’, alle navi che aderiscono, l’utilizzo di carburante con tenore di zolfo inferiore allo 0,1%  prima del loro ingresso in porto).

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