Parigi sta creando le barriere normative per prevenire una possibile invasione di camion di cui si parla da qualche giorno sui social. Sarebbe l'estensione in Europa del Freedom Convoy che da due settimane sta bloccando la capitale canadese Ottawa e da alcuni giorni anche due importanti arterie che collegano il Canada con gli Stati Uniti. I promotori francesi della protesta, nata contro le imitazioni causate dalla pandemia ma che comprende anche l’aumento dell’inflazione, sarebbero esponenti dei Gilet Gialli, attivi tra il 2018 e il 2019. La Polizia parigina ha già dichiarato il 10 febbraio che vieterà qualsiasi convoglio di veicoli, con l’arresto dei trasgressori, che rischiano multe fino a 4500 euro, carcere fino a due anni e sospensione della patente. Però alcuni veicoli del "convoi de la liberté" sono già in marcia verso la capitale da Bayonne e Nizza, da dove sono partiti alcuni camion nel pomeriggio del 9 febbraio con l'obiettivo di arrivare a Parigi il 12. Sul web circolano anche proclami per raggiungere Bruxelles da diverse località europee. Quindi, anche il Governo belga ha vietato qualsiasi forma di blocco stradale.
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