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domenica 29 settembre 2024

Terza uscita dalla flotta Moby: il Bastia passa ad Alilauro

 


Dopo i traghetti Moby Corse e Moby Ale, c’è una terza nave in uscita dalla flotta della ‘balena blu’.

Si tratta del traghetto Bastia che, come segnalato da alcuni appassioanti fotografi e blogger (Piombino Marittima), è stato appena venduto e presto lascerà il porto di Piombino dove attualemnete si trova ormeggiato. Dopo essere stato ‘sbiancato’ sulle fiancate e sui fumaioli è stato successivamente ridipinto con le insegne della compagnia di traghetti Alilauro Gruson che dunque sarà il suo nuovo armatore. Con ogni probabilità entrerà in servizio sulle rotte nel Golfo di Napoli che collegano le isole con la terra ferma.La nave ro-pax Bastia, gemella della Giraglia, venne costruita nel 1974 (50 anni fa dunque) presso il cantiere Benetti a Viareggio e fu la prima nuova nave ordinata dalla allora Nav.Ar.Ma. Da quell’anno fino al 1998 ha navigato tra Piombino, Isola d’Elba e Corsica fino al 1998 e successivamente prese servizio sulla linea Piombino – Cavo per poi tornare dal 2011 sulla linea Piombino – Cavo durante la stagione estiva.Negli ultimi quattro anni si è alternata sui collegamenti fra Sardegna e Corsica (Bonifacio – Santa Teresa di Gallura) e sulla rotta fra Piombino e isola d’Elba (Portoferraio).Quest’anno è rimasta per diversi mesi in disarmo salvo doverr subentrare al Giraglia alcune settimane a luglio per garantire la continuità territoriale marittima fra Bonifacio e S. Teresa.Il traghetto Bastia è lungo 75 metri, largo 12, può navigare a 18 nodi di velocità ed è in grado di accogliere a bordo 100 auto e 400 passeggeri.

giovedì 19 settembre 2024

Il traghetto Moby Corse (46 anni) è stato venduto

 

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Nel piano di rinnovamento della flotta Moby è stato scritto un nuovo capitolo: la società controllata dalla famiglia Onorato e partecipata al 49% dalla Msc di Gianluigi Aponte ha infatti venduto il traghetto Moby Corse.Lo confermano alcune fonti di settore SHIPPING ITALY spiegando che il prezzo di cessione dovrebbe essere di poco inferiore agli 8 milioni di euro.La nave in questione, dopo aver completato il suo ultimo viaggio fra il porto di Bastia e quello di Genova, si trova ora nell’area delle riparazioni navali del capoluogo ligure ed entro fine settembre passerà formalmente nelle mani del suo nuovo proprietario.A proposito dell’acquirente le informazioni disponibli sono poco chiare, sembra che la società che acquistà il Moby Corse sia stata costituita da interessi croati mentre il traghetto pare quasi certamente destinato a opeare su una linea che collega la Spagna e l’Algeria. Le shipping line maggiormente indiziate come prossimo operatore della nave sono quindi Algerie Ferries (Enmtv) o, più probabilmente, la neonata Nouris Elbahr Ferries. Quest’ultima ha già accolto in flotta la nave ro-pax Cracovia per servire la linea Marsiglia – Algeri mentre altri tre collegamenti annunciati dalla nuova compagnia di navigazione saranno quello fra Alcante e Algeri, fra Alicante e Oran e infine quello fra Bajaja e Marsiglia.Costruita dal cantiere danese Aalborg e consegnata nel 1978, il Moby Corse (ex Pont L’Abbè) ha alle spalle 46 anni di servizio e nel 2009 venne acquistata da Vincenzo Onorato (al prezzo di circa 7 milioni) per entrare nel mercato della Corsica sulla rotta Tolone – Bastia. Il traghetto ha una lunghezza di 153 metri (condizione essenziale secondo l’armatore per poter entrare a suo tempo in alcuni porti della Costa Azzurra) e una capacità di garage pari a 400 auto e 1.120 passeggeri. Prima di passare nelle fila di Moby aveva navigato per Dfds Seaways, dal 1978 al 2006 prima sotto il nome di Dana Anglia e poi come Duke of Scandinavia, e in seguito per Brittany Ferries. Una volta arrivato in Italia venne affidato al cantiere navale Palumbo di Napoli per un ampio intervento di refitting prima del suo ingresso in servizio per Moby nella primavera del 2010.

martedì 17 settembre 2024

Nel Mar Rosso inizia il recupero della Sounion

 

Dopo oltre venti giorni dall’attacco degli Houthi, che ha scatenato un incendio a bordo e il conseguente abbandono da parte dell’equipaggio, il 13 settembre 2024 sono iniziate le operazioni di recupero della petroliera Sounion, che era alla deriva con fiamme ancora a bordo nelle acque del Mar Rosso. Il rimorchiatore greco Aigaion Pelagos ha agganciato la nave, cominciando a trainarla verso nord in una zona fuori dal raggio di azione degli yemeniti (che comunque nei giorni precedenti hanno acconsentito al soccorso). Per sicurezza, l’avvicinamento e le manovre del rimorchiatore sono accompagnate da una forte presenza militare, formata da tre fregate ed elicotteri della missione europea Navfor Aspides. Sul posto è presente anche il rimorchiatore Panormitis, che può intervenire nel caso in cui l’incendio si aggravi. Si valuta che la temperatura sul ponte della Sounion abbia raggiunto i 400°. Il principale timore è l'affondamento o cumunque lo sversamento delle 150mila tonnellate di petrolio caricate sulla nave. La conclusione delle operazioni di recupero potrebbero richiedere settimane, sia per la delicatezza della situazione, sia perché non è stato ancora definito il porto dove ricoverare la nave. La Sounion è stata colpita vicino al porto yemenita di Hodeidah il 21 agosto ed è la terza nave della compagnia Delta Tankers ad essere attaccata nel Mar Rosso in poche settimane. A settembre 2024 sembra che siano diminuiti gli attacchi degli Houthi nella zona del Mar Rosso, anche se non sono cessati. Il 2 settembre è stata colpita la petroliera Blue Logoon, che è stata danneggiata ma non in modo grave.

lunedì 16 settembre 2024

Mario Sommariva si dimette dall’Asp del Mar Ligure Orientale

 

Prosegue la catena di dimissioni dalle presidenze delle Autorità di Sistema Portuale. La più recente, comunicata la mattina del 16 settembre 2024, è quella di Mario Sommariva, che presiede l’Asp del Mar Ligure Orientale. La lascerà il primo ottobre 2024dopo quasi quattro anni di presidenza dell’Autorità che governa i porti della Spezia e di Marina di Massa, dove giunse dal porto di Trieste, di cui era segretario generale. Sommariva ha smentito alcune voci secondi cui sarebbe in gara per assumere la presidenza dell’Asp del Mar Ligure Occidentale.

sabato 14 settembre 2024

Arancione addio, i rimorchiatori del porto di Genova cambiano colore

 

Il passaggio di Rimorchiatori Mediterranei al Gruppo Msc, oltre al cambio di nome in MedTug Spa, porta con sè anche un cambiamento cromatico epocale per la flotta impiegata nel porto di Genova e probabilmente anche in altri scali d’Italia (a Salerno e in Sicilia). Il tradizionale colore arancione tanto caro alle famiglie Gavarone e Delle Piane, precedenti azionisti della società Rimorchiatori Riuniti Porto di Genova, lascerà ora spazio al black & yellow del nuovo corso MedTug anche se in realtà il primo mezzo già ridipinto, il Malta in servizio nel bacino portuale di Pra’, mostra colori più simili al blu nello scafo e al panna nelle sovrastrutture. Il prossimo a cambiare livrea dopo la sosta tecnica in bacino sarà il tug Spagna e progressivamente anche gli altri rimorchiatori della flotta cambieranno immagine. Dopo diversi decenni passeranno dunque alla storia le immagini artistiche e i quadri del porto di Genova che raffigurano queste navi dominate dal colore arancione impegnate a spingere o a rimorchiare altri scafi nel porto di Genova. Oltre alla ragione sociale e alla sede il cambio di proprietà comporterà anche questo cambiamento che non lascerà indifferente i nostalgici dello shipping nostrano.

lunedì 9 settembre 2024

Msc svela il programma per le rotte container del 2025

 

Mediterranean Shipping Company ha annunciato il 9 settembre 2024 l’articolazione delle rotte che da febbraio 2025 gestirà in modo completamente autonomo il trasporto marittimo di container, dopo lo scioglimento dell’alleanza 2M con Maersk. La nuova rete East/West sarà strutturata su cinque macro-traffici e comprenderà 34 rotte diverse, tra cui sette tra l'Asia e il Nord Europa, sei tra l'Asia e il Mediterraneo, quattro tra l'Asia e la costa occidentale del Nord America, sei tra l'Asia e la costa orientale del Nord America e undici per i trasporti transatlantici. Msc aggiunge che un aspetto chiave dell'offerta sarà la possibilità per i clienti di scegliere tra due corridoi strategici: la via di Suez e quella del Capo di Buona Speranza. Queste rotte garantiranno oltre 1.900 coppie di porti diretti attraverso il canale di Suez e 1.800 coppie di porti diretti attraverso il Capo di Buona Speranza, offrendo così opzioni flessibili e un'estesa copertura geografica. Msc precisa che la nuova rete East/West del 2025 non avrà impatti significativi sulle sue altre rotte globali, che continueranno a operare senza variazioni significative di tonnellaggio o distribuzione.

venerdì 6 settembre 2024

Scoperto un peschereccio mentre prelevava in mare mezza tonnellata di cocaina

 Uno dei modi che stanno usando i trafficanti internazionali di droga per far “approdare” la merce è il drop off, ossia dividere la spedizione in grandi confezioni galleggianti e impermeabili mentre il cargo naviga in alto mare, che poi sono recuperate da imbarcazioni più piccole che le portano a terra. In questo modo si evitano i controlli dei container scaricati in porto, anche se il sistema non pare infallibile. Lo dimostra l’operazione comunicata il 6 settembre 2024 dalla Guardia di Finanza. I finanzieri hanno intercettato una spedizione di 540 chilogrammi di cocaina - suddivisa in diciotto colli del peso di circa 30 chilogrammi ciascuno - a bordo di un motopeschereccio durante un'attività di controllo condotta nel tratto di mare tra Catania e Ragusa. Le modalità sospette del peschereccio, che invece di pescare stava recuperando pacchi galleggianti in mare, hanno attirato l’attenzione degli investigatori. Dopo una rapida ispezione dell'imbarcazione, i militari hanno scoperto il carico di cocaina, confezionato in modo tale da evitare infiltrazioni di acqua e facilitare il recupero con l'uso di galleggianti. Il valore della cocaina sequestrata è sul mercato di cento milioni di euro. Durante l’operazione i finanzieri hanno arrestato quattro italiani e un cittadino serbo, che sono stati immediatamente accusati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, reato aggravato dall'ingente quantitativo sequestrato.

martedì 3 settembre 2024

Scissione a tre per l’ultima flotta di Aldo Grimaldi: a Giovanni, Isabella e Alessandra una nave ciascuno

 


A quasi sei anni dalla scomparsa del padre, l’indimenticato armatore Aldo Grimaldi, i figli Giovanni, Isabella e Alessandra hanno deciso di riorganizzare la società Grimaldi Holding, ancora oggi proprietaria di tre navi ro-pax costruite presso i Nuovi Cantieri Apuania, attraverso una scissione per effetto della quale a ciascuno degli eredi è stata assegnato un traghetto nave e alcuni altri attivi aziendali (il patrimonio netto aziendale valeva al 31 dicembre scorso 135 milioni di euro). La  scorsa primavera, davanti al notaio Alberto Giletta, l’assemblea di Grimaldi Holding ha approvato il progetto di “scissione imparziale asimmetrica” mediante assegnazione di parte del patrimonio alle società di nuova costituzione Grimaldi Investments Srl (al 100% di Isabella Amelia Grimaldi), Grimaldi Capital Srl (interamente in mano ad Alessandra Grimaldi) e Grifin (al 100% di Giovanni Grimaldi). Contestualmente il capitale sociale di Grimaldi Holding viene ridotto da 10 a 1 milione di euro e la sua attività diventa quella di “consulenza rivolta in particolare alle società neocostituite” al posto di quella tradizionale di “attività marittima”. Più precisamente alla Grifin di Giovanni Grimaldi è stata conferita la nave Regina Seaways, costruita nel 2010 (valore di mercato attuale 37 milioni di euro) e attualmente operata in charter dalla compagnia di navigazione nordeuropea Dfds; la Grimaldi Investments di Isabella Grimaldi è diventata proprietaria del traghetto ro-pax Tenacia del 2008 (valore 31,6 milioni di euro); la Grimaldi Capital di Alessandra Grimaldi ha ricevuto la nave Forza del 2010 (valore 36,9 milioni). Entrambe quest’ultime due unità sono da alcuni anni (e lo saranno fino al 2028) gestite in virtà di un noleggio a scafo nudo da Grandi Navi Veloci, compagnia oggi controllata dal Gruppo Msc di Gianluigi Aponte ma fondata e per molti anni timonata proprio dal loro padre Aldo Grimaldi. Fra gli altri attivi di Grimaldi Holding figuravano anche l’immobile che ospita la sede aziendale in via XII Ottobre a Genova, con due posti auto oltre a due magazzini in via Scarsellini sempre nel capoluogo ligure. A proposito della nave Regina Seaways, la Capitaneria di porto di Genova ha appena pubblicato un avviso pubblico perchè proprio la Grifin Srl di Giovanni Grimaldi ha chiesto di rinnovare la sospensione temporanea dell’abilitazione dalla navigazione e all’uso della bandiera italiana, in virtù della proroga del contratto di noleggio a scafo nudo a società comunitaria. In questo modo l’attuale armatore della nave (la danese Dfds, mentre Grifin ne è proprietaria) potrà continuare a mantenere la nave iscritta nel suo attuale registro di bandiera comunitario.

Grimaldi apre con due navi una nuova linea ro-ro fra Trieste e Turchia

 


Il network di autostrade del mare operato dal Gruppo Grimaldi nel Mediterraneo si amplia con una novità dedicata al trasporto di merci rotabili tra Italia e Turchia: dal prossimo 14 settembre sarà attivo un nuovo collegamento diretto tra Trieste (terminal Hhla Plt Italy) e Ambarli, a pochi chilometri da Istanbul, con ben due partenze settimanali da ognuno dei due porti. Lo ha annunciato in una nota il gruppo armatoriale partenopeo che d’ora in poi entrerà dunque in diretta concorrenza con i danesi di Dfds e con i turchi di Ulusoy; il primo approdo è atteso a metà settembre. Sul nuovo servizio saranno impiegate le navi Eco Mediterranea ed Eco Malta, moderne unità ro-ro dell’innovativa classe GG5G sono in grado di dimezzare le emissioni di CO2 per unità di carico trasportata rispetto alla precedente generazione di navi ro-ro. “In circa 50 anni di presenza in Turchia, il Gruppo Grimaldi ha costantemente incrementato e potenziato le proprie linee dedicate al Paese, connettendo i suoi principali porti al resto del mondo attraverso il proprio ampio network globale” spiega la shiping company partenopea nella sua comunicazione. “Oggi, con il nuovo collegamento diretto Trieste-Ambarli, il Gruppo Grimaldi risponde alla crescente richiesta di servizi di trasporto marittimo di elevata qualità tra Italia e Turchia da parte della propria clientela, in particolare di alcuni tra i principali produttori di automobili e veicoli industriali al mondo: tra questi Bmw, Land Rover, Mercedes-Benz, Daf, Scania, Stellantis, Kia e Hyundai”. Grimaldi Group definisce Trieste “una porta naturale non solo per il Nord-Est italiano ma per tutta l’Europa centrale”, mentre Ambarli è considerayo “un punto d’accesso privilegiato all’area di Istanbul e all’intero distretto economico della Turchia. Inoltre – aggiunge – con l’utilizzo combinato del nuovo servizio e di altri collegamenti marittimi del vasto network Grimaldi, le aziende turche possono esportare i loro prodotti anche verso Spagna, Grecia, Malta, Tunisia, Marocco ed i Paesi del Nord Europa che affacciano sul Mar Baltico”. “Il nostro gruppo è pioniere delle autostrade del mare e se ne riconferma il maggiore player, con investimenti sistematici e significativi nella qualità e quantità dei servizi offerti ai nostri clienti” ha commentato Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi. “In particolare, con il nuovo servizio ro-ro regolare Trieste – Ambarli potenzieremo i collegamenti tra l’Italia – e, più ad ampio raggio, l’Europa Centrale – e la Turchia, a sostegno dei crescenti rapporti commerciali fra gli operatori attivi tra queste regioni. Per farlo al meglio vi impiegheremo la Eco Mediterranea e la Eco Malta: navi dalle caratteristiche straordinarie, che hanno rivoluzionato il trasporto marittimo di corto raggio. Siamo orgogliosi di arricchire la nostra offerta dedicata al trasporto di merci rotabili nel Mediterraneo con un nuovo servizio che si distinguerà per efficienza e sostenibilità, in pieno stile Grimaldi”.

Quattro mesi per i nuovi presidenti dei porti

 A margine della conferenza stampa per la presentazione del prossimo Salone Nautico di Genova, il 2 settembre 2024 il vice-ministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha annunciato che tra dicembre 2024 e gennaio 2025 il ministero nominerà i nuovi presidenti delle Autorità di Sistema Portuale. Oltre a quella che governa il porto ligure, saranno anche nominati i presidenti di quelle di Bari, Brindisi, Trieste, Palermo e La Spezia. Rixi ha aggiunto che “il nuovo presidente dello scalo genovese si occuperà materialmente del nuovo piano regolatore portuale". I bandi per le nomine sono già aperti e dovrebbero chiudersi entro la fine di settembre. La procedura prevede che i candidati devono essere approvati dalle commissioni di Camera e Senato, prima della nomina ministeriale.

I camalli minacciano il blocco delle merci d’Israele

  Il giorno dopo la partenza delle prime imbarcazioni della Global Samud Flotilla cariche di aiuti umanitari per Gaza (ma quelle salpate da ...